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1) Dizion. 5° Ed. .
ACCOPPIARE.
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ACCOPPIARE.
Definiz: Att. Mettere insieme due persone o due cose, Appaiare, Accompagnare; ed in più largo significato Unire, Mettere insieme più persone o più cose.
Dal sost. coppia. –
Esempio: Vill. G. 832: Ordinaro che fosse otto Priori, due per quartiere,.... accoppiandoli insieme in questo modo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 48: Come in palude asciutta dura poco Stridula canna, o in campo arida stoppia, Contra il soffio di Borea, e contra il fuoco, Che 'l cauto agricoltore insieme accoppia.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 65: Io non v'accoppierò come le pere, E come l'uova fresche, e come i frati.
Esempio: Magal. Comm. Inf. 77: Gli accoppia insieme [Paolo e Francesca], perchè insieme avevano peccato.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 357: Diligentemente si forano [le gemme] per farne pendenti, e s'accoppiano all'oro, perchè l'uno all'altro faccia servizio.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 7: Fuor della mandra tratti L'agricoltore ad un medesmo aratro Tenta accoppiar due fervidi giovenchi.
Esempio: Not. Malm. 193: Da qualcuno è inteso [il guinzaglio] ancora per quel legame, col quale s'accoppiano insieme i bracchi o altri cani da caccia.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 249: Mentre che l'un con l'altro vero accoppio.
Esempio: Cas. Pros. 3, 316: Bene le possiamo [le cerimonie] accozzare insieme e accoppiare nel nostro trattato.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 59: A dimande, a risposte astute e pronte Accoppia baldanzosa, audace fronte.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 110: A questi esempli antichi piacemi d'accoppiare un moderno.
Esempio: Red. Lett. 3, 215: Ha ottime e grandi notizie, ed a queste ha accoppiato un desiderio ed una premura ardentissima di conseguirne delle maggiori.
Esempio: Alf. Trag. 2, 26: All'alto Desio di regno, ignobil voglia accoppi Di donzella plebea?
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 5, 434: Non volevano restare inermi a fronte di chi accoppiava l'inganno alla forza.
Definiz: § II. Accoppiare, per Fare sposo o sposa, Congiungere in matrimonio. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, Introd. 8: S'una fanciulla è poco sana o sciocca, S'un giovane è scorretto e scapigliato, Io subito l'accoppio.
Definiz: § III. E per Accordare, nel senso usato dai Grammatici. –
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 9: E' sarà meglio ricorrere nel primo luogo agli scrittori, e da essi apprendere le regole del variare e dell'accoppiare i vocaboli.
Definiz: § IV. E per Confrontare. –
Esempio: Dant. Inf. 23: Che più non si pareggia mo ed issa, Che l'un coll'altro fa, se ben s'accoppia Principio e fine con la mente fissa.
Definiz: § V. E Neutr. pass. accoppiarsi Unirsi, Combinarsi, Mettersi insieme, tanto al proprio, quanto al figurato. –
Esempio: Tass. Pros. div. 4, 325: Se la donna perde il padre, la madre e i fratelli, è una perdita sola: perdendo il marito, s'accoppiano tutte le perdite insieme.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 703: La dottrina quando s'accoppia alla passione, è possente a depravazion dell'intelletto con tali errori, quali non sarebbono mai prodotti dall'ignoranza.
Esempio: Bertin. Risp. Gio. Paol. 119: Il verbo Lasciarsi toscanissimamente s'accoppia con altri verbi.
Esempio: Alf. Trag. 4, 172: A coscienza rea, Saper tu il dei, come il timor s'accoppia.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 4, 12: Mansuetudine e dottrina incominciavano ad accoppiarsi.
Definiz: § VI. E per Maritarsi. –
Esempio: Tass. Pros. div. 4, 339: Gli è paruto mille anni che il signor padre morisse, per accoppiarsi insieme.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 390: Le fanciulle in quelle parti dell'Egitto vanno nude, e senza alcun velo; ma dopo circoncise si vestono e si coprono, o dopo che col marito accoppiate si sono.
Esempio: Fag. Comm. 6, 140: Ha un altro difetto;.... il maggiore che possa aver un uomo, che con donna giovane e bella vuole accoppiarsi. I. Io non saprei. F. È vecchio.
Definiz: § VII. E per Congiungersi carnalmente; nel qual significato si dice più spesso degli animali. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 618: Ella [la natura] gli rende abili ad accoppiarsi quando la femmina compia l'anno duodecimo, e 'l maschio il decimo quarto.
Esempio: Red. Esp. Insett. 82: Accoppiandosi poi ogni maschio alla sua femmina, esercitavano quegli atti, da' quali naturalmente sperar se ne potea la loro propagazione.
Esempio: Parin. Poes. 69: Al cibo, al bere, All'accoppiarsi d'ambo i sessi, al sonno Un istinto medesmo, un'egual forza Sospingeva gli umani.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 156: Se un maschio moro con una femmina bianca si accoppi, ciascheduno sa che nasce un individuo di nero color dilavato o mulatto.
Definiz: § VIII. Dio fa gli uomini e poi gli accoppia; lo stesso che, Dio fa gli uomini e poi gli appaia, che è più dell'uso; e vale in proverbio: La gente simile facilmente si unisce. –
Esempio: Salvin. Disc. 1, 75: Alla qual sentenza risponde per appunto il nostro volgar proverbio: Iddio fa gli uomini e poi gli accoppia.
Definiz: § IX. Accoppiare i cani co' gatti, o i gatti coi cani, Modo proverbiale che significa, Mettere insieme persone fra loro nemiche. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 4, 15: Il Potta che sapea, che i Parmeggiani Eran nemici alla Tedescheria, E ch'era un accoppiar co' gatti i cani, Se gli uni e gli altri insieme a un tempo unia, Disegnò ec.